I nuovi gTLD non favoriscono l’indicizzazione in Google
16-01-2015WorldHostingDays (e l’importanza di partecipare alle fiere del Settore)
10-03-2015I domini .net perdono piano piano la loro attrattiva come alternativa low cost ai .com.
Anche quest'anno Verisign, il Registro che ha in gestione il tld .net, ha confermato che eserciterà il suo diritto ad aumentare del 10% il costo annuo dei domini con questa estensione. La decisione non è nuova e conferma quella che da alcuni anni è oramai una consuetudine.
La motivazione, oltre al banale "visto che posso farlo, aumento il prezzo", potrebbe essere legata al calo delle registrazioni che ha colpito nell'ultimo periodo i domini .net e altri gTLD minori, conseguenza forse dell'entrata nel mercato dei nuovi gTLD. Questi ultimi, come abbiamo riportato recentemente, starebbero iniziando a erodere quote di mercato ad alcuni TLD generici, sebbene i .com restino ben ancorati in vetta alla classifica.
La cosa invece sicura è che i .net hanno oramai perso parte di quell'appeal che aveva contribuito nel tempo a decretarne il successo come una valida - ed economica - alternativa ai .com. Dal 2012 ad oggi il costo di mantenimento annuo di un .net è aumentato di ben il 46% e si sta oramai avvicinando a quanto viene chiesto per il "fratello maggiore" .com.
Il costo base della tassa aumenterà di 61 centesimi di dollaro a partire dal prossimo 1 febbraio.
L'aumento sarà maggiormente sentito nel mercato europeo, ulteriormente svantaggiato dal tasso di cambio euro/dollaro particolarmente sfavorevole in questo periodo.
Per chi è interessato è possibile leggere l'annuncio completo nella relazione di una delle ultime riunioni degli azionisti del Registro americano.