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Una risposta al quesito ha provato a darla il Registro dei domini .uk Nominet, che alcuni mesi fa ha creato una mappa geografica di Internet. In questa mappa le dimensioni di ogni Nazione variano in base al numero di domini attualmente registrati per il ccTLD corrispondente (cioè l'estensione rappresentativa di quello specifico Paese): il .it per l'Italia, il .fr per la Francia, e così via...
Osservando la mappa ci si può fare una rapida idea sull'utilizzo che ogni Nazione fa dei domini che la rappresentano, con alcuni risultati inaspettati. Non sempre infatti alla Nazione geograficamente più grande, o a quella la cui popolazione fa maggiormente uso di Internet, corrisponde un elevato numero di domini registrati sul proprio ccTLD.
Balza subito all'occhio la Germania, che risulta enorme rispetto agli altri Paesi europei grazie ai suoi 16 milioni di domini .de registrati. Un vero record, che fino a poco tempo fa poneva questa estensione sul podio tra i ccTLD più registrati in assoluto, assieme ai .cn e .uk.
Podio usurpato dalla minuscola isola di Tokelau nell'Ocean Pacifico (all'estremità destra della mappa), una Nazione che conta solo 1400 abitanti ma che per numero di domini registrati sarebbe il più grande Stato al mondo. 31 milioni i domini .tk, grazie a una politica particolarmente aggressiva che consente di registrare un dominio a costo zero, seppur con alcune limitazioni (non è possibile intestarsi direttamente il dominio). In pochi anni questa tattica ha portato la sconosciuta isola ad essere uno dei grandi protagonisti sulla scena dei domini, grazie anche al suo utilizzo da parte di realtà come Facebook e Twitter per servizi di url shortening. Un altro fattore che ha aiutato a decretare il successo dei .tk, anche se poco edificante, è stato l'utilizzo di questi domini per ospitare siti di phishing: visti i costi azzerati e la procedura di registrazione estremamente facilitata questa estensione è l'ideale per chi vuole effettuare delle truffe "mordi e fuggi".
Pro e contro, ma i (pochi) cittadini dell'isola di Tokelau non possono che essere soddisfatti del successo dei .tk, visto che alcuni report danno le vendite di questa estensione responsabili di 1/6 del prodotto interno lordo della Nazione.
L'esatto opposto è il caso dell'Africa, continente enorme ma che soffre di un forte ritardo tecnologico. Il risultato è quello di avere un numero estremamente esiguo di registrazioni per i ccTLD delle numerose Nazioni che la costituiscono. Nella geografia di Internet, il continente Africano è minuscolo e impallidisce addirittura al solo confronto con l'Italia.
Tuttavia, dato il crescere dell'economia in diversi Paesi africani e l'interessamento di alcune società del Settore (una su tutte, Facebook con Internet.org e altri investimenti) c'è da aspettarsi che l'utilizzo di Internet in futuro aumenti radicalmentente. Ma come insegna il prossimo caso non è detto che ciò porti a un aumento delle registrazioni dei domini nazionali.
L'ultima curiosità riguarda gli Stati Uniti, Nazione che ci si aspetterebbe di trovare ai primi posti viste le dimensioni del suo territorio, l'economia avanzata e il ruolo che ha ricoperto fin dalle prime fasi nello sviluppo di internet. E invece gli USA risultano piccoli, basti confrontarli con l'Europa dove risultano enormemente inferiori alla sola Gran Bretagna o alla geograficamente piccola Olanda. L'anomalia è dovuta al fatto che l'estensione specifica degli Stati Uniti è il .US, e non come verrebbe da pensare il .com. Gli Stati Uniti però sono nati con i .com, e buona parte degli americani considera questa estensione rappresentativa della propria Nazione. Aggiungiamoci una serie di estensioni dedicate a settori specifici del pubblico - .gov, .mil, .edu - e il risultato è che il nazionale .us viene bistrattato e usato da pochissimi soggetti (1 milione e 600 mila registrazioni, circa la metà di quelle totalizzate assieme da Italia e Slovacchia)
Sarà interessante osservare i futuri sviluppi di questa mappa, soprattutto quando nelle prossime versioni verranno introdotte le estensioni accentate (IDN). Per visualizzare la mappa nelle sue dimensioni originali potete consultare la Map Of The Online World disponibile sul sito di Nominet.